Dipendenza affettiva

Cosa si intende per dipendenza affettiva?

E' una condizione relazionale negativa caratterizzata da un’incapacità a creare dei legami di coppia equilibrati e stabili.

Come si manifesta?

Si tende a donare troppo se stessi per paura che il partner ci abbandoni senza la presenza di una reciprocità vera nel rapporto. Colui o colei che tende a comportarsi in questo modo crea, inevitabilmente, un malessere psicologico alla base. Vi è l’incapacità di riconoscere i propri bisogni, si ha la tendenza a dipendere dall’altro per qualsiasi decisione relativa alla propria vita (dal tipo di abbigliamento da indossare, al tipo di impiego lavorativo da scegliere, al gruppo di amici da frequentare). Si è convinti che, per amare, sia necessario sacrificarsi per l’altro ed ogni comportamento del proprio partner può essere interpretato come un possibile allontanamento.

Quali sono le cause principali?

L'origine di tale problematica è da ricercare nella famiglia d’origine, nell’infanzia vissuta (in particolare si tratta di donne che hanno subito un abuso o maltrattamento o un abbandono imposto con molta forza verso la figura di attaccamento primario (la madre), tensioni e litigi tra genitori, abuso di alcol e droghe, lunghi periodi di assenza di dialogo tra i membri della famiglia, bisogni eccessivi e ripetitivi di pulire, lavarsi, mangiare, spendere;eccessiva severità in fatto di denaro, religione, lavoro, uso del proprio tempo.)

 

Quali conseguenze questo comporta?

Gli effetti principali sono: ansia, eccessivo attaccamento verso il possibile compagno con controlli anche ripetitivi e un' insicurezza in se stessi che tende ad aumentare sempre di più. La maggior parte di questi soggetti rimangono ancorati in tali relazioni disfunzionali per la paura della solitudine, per la speranza che un giorno il partner possa ripagarci dell’amore donatogli, per costruire (con lui) una possibile rapporto di coppia. La persona dipendente tende a soffocare qualsiasi interesse personale in cambio del proprio amore occupando un posto in prima fila nella propria vita.

E' possibile guarire?

 Si, in particolare una visita da uno specialista diventa indispensabile poichè contribuisce a ridare autostima, fiducia in se stessi e migliorare i propri rapporti interpersonali. Oltre a questo, anche gruppi di mutuo aiuto possono essere importanti per questo tipo di problematica poichè si mira a coinvolgere tutti i partecipanti raccontando le proprie esperienze e, l'idea di non essere da soli ma in più individui a soffrire di tale patologia, può permettere alla persona di sentirsi parte di un nucleo in cui, insieme ad altri, ci si rispetta, ci si comprende e, si crea così una nuova visione del mondo.