Cosa si intende per disturbo ossessivo compulsivo?
E’ un disturbo caratterizzato dalla presenza di pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti che sono vissuti come indesiderati che portano ad attuare una serie di comportamenti ripetitivi che il soggetto è obbligato a compiere in risposta a determinate regole. Tali azioni spaziano e vanno dall’ordine, alla pulizia, al controllo ripetuto su ogni comportamento volta a verificare che ogni oggetto sia nel posto giusto. Queste fissazioni ossessive sono volte a prevenire o a ridurre l’ansia relative ad alcune situazioni temute e possono compromettere significativamente la vita del soggetto interferendo negativamente nell’ambito lavorativo, familiare, relazionale, cura della propria igiene. Possono manifestarsi sia nell’ambito adulto che in quello evolutivo.
Come può essere affrontato?
E’ importante, rivolgersi ad uno specialista che sia in grado di aiutare la persona a riprendere il controllo della propria vita permettendogli di poter affrontare più serenamente la propria quotidianità. Esistono tecniche specifiche che riescono a risolvere il problema e a garantire, pertanto, una qualità di vita migliore. La terapia strategica appartiene a una di queste metodologie.
La fobia sociale è caratterizzata da una persistente ansia e timore nell’esporsi a situazioni sociali in cui si può venire giudicati negativamente da altre persone. Le conseguenze di questo possono, nel tempo, portare la persona a sviluppare una bassa autostima, insicurezza, incapacità nell’affrontare le diverse situazioni e prendere decisioni importanti riguardanti la propria vita interferendo negativamente sulla costruzione della propria personalità.
Quando viene diagnosticato?
Questo disturbo si diagnostica nell’adolescenza e può perdurare fino all’età adulta.
Come si manifesta?
I sintomi principali sono: tremori, rossori, palpitazioni, attacchi di panico, pensieri intrusivi che invadono la mente dell’individuo nel momento in cui deve esporsi o semplicemente nell’affrontare un avvenimento importante (come parlare o mangiare insieme ad altre persone, firmare un documento davanti agli altri, conoscere nuove persone, esprimere la propria opinione in gruppo, prendere la parola in una riunione). Questi sintomi tendono a ripresentarsi più volte nel corso della situazione che si deve affrontare annientando la capacità del soggetto di avere una visione lucida di ciò che succede. Spesso la fobia sociale può causare rabbia, depressione, isolamento.
Quali sono le cause?
Esperienze traumatiche che si verificano nei primi contesti sociali come la scuola, dalle “figuracce” vissute, dal patrimonio genetico (aver avuto dei genitori timidi o incapaci di relazionarsi con altre persone) sono le cause principali.
Come si può sconfiggerla?
Esistono trattamenti che vanno costruiti man mano nel corso del colloquio psicologico che comprendono: tecniche di rilassamento, prescrizioni comportamentali, piccoli esercizi giornalieri che, se effettuati con costanza, tendono a rimuovere il sintomo.
Con questo termine ci si riferisce a reazioni fisiologiche che portano il soggetto a formulare pensieri e attuare comportamenti spesso spropositati rispetto alle reali situazioni vissute. Ciò comporta il vivere in modo sbagliato ogni evento che si presenta manifestando: agitazione, sudore, tremore, palpitazioni, tutti sintomi che aumentano la soglia di attenzione verso ogni attività che si intraprende. Spesso questi disturbi possono influire negativamente e svilupparsi da un'alterazione del sonno, ad un risveglio mattutino più faticoso, al sentirsi spesso spossati fino all’insorgere della depressione rendendo più difficoltosa la qualità della nostra vita.
Una visita da uno psicologo viene pertanto consigliata a chi soffre di questa problematica allo scopo di rendere meno intrusivi ed invasivi tali pensieri e migliorare il nostro rapporto
Tra i disturbi d' ansia, nell'ambito adulto, rientrano: l'ossessivo compulsivo,l' ipocondria, la fobia sociale, il dismorfismo corporeo, gli attacchi di panico . Per l'infanzia troviamo principalmente: la fobia scolare, il mutismo selettivo, il deficit di attenzione ed iperattività.
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